• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Roberto Gervaso, Il grillo parlante, Bompiani, Milano 1983.



    "A ciascuno il suo" è il motto di chi già ha.

    A volte, da noi dipende più la felicità altrui che la nostra.

    C'è chi legge e non capisce niente e chi non legge e capisce tutto.

    C'è chi non ha mai fatto del male perché non glien'è mai capitata l'occasione.

    C'è più ipocrisia nell'umiltà che superbia nell'orgoglio.

    Chi non crede di valere più di quel che vale, vale davvero poco.

    Chi non desidera la donna d'altri non la merita.

    Chi non dubita di nulla è capace di tutto.

    Chi non dubita mai di niente non ha capito niente.

    Chi sa star solo non si sente mai solo.

    Ci si finge modesti per farsi ancor più adulare.

    Ciò che più amiamo negli altri è la buona opinione che hanno di noi.

    Ciò che più m'imbarazza sono gli elogi meritati.

    Ciò che più mi fa perdere la pazienza è l'esortazione a mantenerla.

    Col passare del tempo, le poche cose importanti diventano pochissime.

    Credo sempre meno negli altri e sempre più in me stesso.

    Di tutte le forme d'orgoglio l'umiltà è la più calcolatrice.

    Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarlo.

    Dubito sempre di chi non dubita di niente.

    È difficile aver fiducia in noi stessi quando non ne ispiriamo negli altri.

    È più facile infondere coraggio negli altri che in noi stessi.

    I consigli che seguiamo volentieri sono quelli che noi stessi ci saremmo dati.

    I luoghi comuni sono i più affollati.

    I vent'anni sono più belli a quaranta che a venti.

    Il buon senso è sempre noioso.

    Il denaro non fa la felicità di chi non lo possiede.

    Il desiderio, non meno che il timore, fa soffrire l'uomo.

    Il monoteismo è più diffuso della monogamia perché è più facile accontentarsi d'un solo Dio che d'una sola donna.

    Il moralismo è la morale di chi non ne ha alcuna.

    Il pentimento, più che dal rimorso del peccato, nasce dal timore del castigo.

    Il progresso rende la vita più comoda, non più bella.

    In amore chi più ama meno può.

    Invidiamo gli altri più per quello che hanno che per quello che sono.

    L'altruismo è un rimorso dell'egoismo.

    L'amicizia è rara perché scomoda.

    L'amore a prima vista spesso non è che una svista.

    L'amore non si spiega: si vive.

    L'antipatia nasce spesso da simpatia non corrisposta.

    L'educazione ci viene spesso meno quando più ne avremmo bisogno.

    L'esistenza di Dio non mi stupirebbe meno della sua inesistenza.

    L'invidia sarà un peccato, ma è anche uno sprone.

    L'invidioso è un impotente incapace di rassegnarsi.

    L'Italia sta in piedi perché non sa da che parte cadere.

    L'opinione pubblica non ha quasi mai opinioni.

    L'ottimista ama la vita; il pessimista la conosce.

    L'uomo è buono finché gli conviene.

    La bellezza si vede; il fascino si sente.

    La differenza fra la donna disonesta e l'onesta è che, di solito, la prima è più bella.

    La filosofia è la ricerca d'una sapienza che ha per fine la dimostrazione della nostra piccolezza.

    La filosofia non c'impedisce di commettere errori, ma ce li spiega.

    La fortuna è il nome che diamo al successo altrui.

    La noia è incapacità di godere.

    La noia nasce anche dal non saper cosa non fare.

    La nostra esperienza non ci serve a nulla. Figuriamoci quella altrui!

    La pazienza è la virtù di chi ha tempo da perdere.

    La ricchezza non è tutto, ma la povertà è ancora meno.

    La solitudine ci dà il piacere d'una grande compagnia: la nostra.

    La timidezza è timore d'esser giudicato male.

    La vita è la più monotona della avventure: finisce sempre allo stesso modo.

    Le cose che più amiamo sono quelle che più temiamo di perdere.

    Le promesse, in politica, si possono anche non mantenere, ma bisogna saperle fare.

    Le verità che tolgono la speranza è meglio tacerle.

    Mai fidarsi di chi non si fida di nessuno.

    Nessuna delle cose che esistono ci è più necessaria di Dio che, forse, non esiste.

    Nessuno è abbastanza intelligente per dimostrare a un cretino che è cretino.

    Nessuno fa niente per niente, ma qualcuno riesce a darne l'illusione.

    Non diciamo mai la verità perché, in fondo, non la conosciamo.

    Non è la paura dell'inferno che ci fa paventare l'aldilà, ma il timore che non ci sia nemmeno quello.

    Non è vero che vogliamo esser stimati per quello che siamo. Vogliamo essere stimati per quello che ameremmo essere.

    Non fidarsi di nessuno è altrettanto stupido che fidarsi di tutti.

    Non occorre che le religioni dispensino certezze: basta che diano speranze.

    Pensando al peggio, non si hanno sorprese.

    Pensiamo più a noi che agli altri perché gli altri pensano più a se stessi che a noi.

    Per amarsi a lungo bisogna conoscersi poco.

    Per non fidarsi più di nessuno bisogna essersi fidati di troppi.

    Più ci sentiamo infelici, più lo diventiamo.

    Quanta paura del futuro nel rimpianto del passato!

    Ricordiamo il bene che abbiamo fatto e il male che ci hanno fatto.

    Se Dio è imperscrutabile nell'aldiqua perché non dovrebbe esserlo nell'aldilà?

    Se il dolore fosse eterno non sarebbe più tale.

    Se vuoi mentire ed esser creduto, guarda negli occhi.

    Spesso, il non aver niente da dire ci salva dal dire sciocchezze.

    Spesso, la gelosia non è che un presentimento.

    Tanto più rimpiangiamo la gioventù quanto più vago ne serbiamo il ricordo.

    Temo più il giudizio mio di quello altrui.

    Tutto si può dire. Ma non a tutti.