• NOTA
    Tutte le citazioni qui riportate sono tratte da Baltasar Gracián, Oracolo manuale e arte di prudenza, Guanda, Parma 1986.



    Avere amici è una seconda vita.

    Bisogna adattarsi al presente, anche se ci par meglio il passato.

    Bisogna studiar le persone allo stesso modo che si studiano i libri.

    C'è chi onora il posto che occupa, e chi invece ne è onorato.

    C'è sempre tempo per lanciare una parola, ma non sempre per riprenderla.

    Chi ha comunicato i suoi segreti ad un altro, ne è divenuto schiavo.

    Chi dissente offende, perché condanna l'altrui giudizio.

    Ciò che molto vale costa molto.

    Come la virtù è premio a se stessa, così il vizio è punizione di se stesso.

    Con nessuno conviene usare eccessiva confidenza: non con i più grandi di noi, perché è pericoloso; non con i più piccoli, perché non è decoroso.

    Conoscersi vuol dire incominciare a correggersi.

    Di solito è la propria convenienza che ci induce ad accostarci agli altri.

    È meno dannosa la cattiva esecuzione che l'irresolutezza.

    È più facile prevenire che rimediare.

    È una massima ben nota ai saggi: abbandonare le cose prima che esse ci abbandonino.

    Fortuna e sfortuna consistono soltanto, in conclusione, nella prudenza o nell'imprudenza.

    Gli uomini imperturbabili hanno ben poco di umano.

    Grande infelicità è non servire a nulla, ma non minore infelicità è servire a tutto.

    I doveri dell'amicizia ammettono una sola eccezione: quella di non confidare all'amico i propri difetti, che, se fosse possibile, non dovrebbero esser confidati neppure a se stessi.

    I mali non vengono mai soli; procedono a catena, proprio come le fortune.

    I mali modi sciupano tutto; persino la giustizia e la ragione. I buoni modi invece suppliscono ogni difetto.

    Il desiderio di reputazione nasce dalla virtù.

    Il dormire sulle questioni difficili, val più che il vegliare quando ci cadono addosso.

    Il passato appare sempre migliore del presente.

    Il più delle volte non si ottiene perché non si tenta di ottenere.

    Il "no" e il "sì" sono assai brevi a dire, ma richiedono lunga riflessione.

    Il saper dissimulare è una gran dote per chi governa.

    Il sospetto di sbagliare in chi agisce, diviene manifesto agli occhi di chi guarda.

    Il voler abbracciar tutto vuol dire non abbracciar nulla.

    In ogni occasione quel che sta dentro dev'essere ancor più di quel che si vede di fuori.

    L'uomo accorto sta sempre dalla parte della ragione e non da quella della passione.

    L'uomo prolisso è raramente saggio.

    La consuetudine sminuisce l'ammirazione.

    La fretta è passione degna degli sciocchi.

    La maggior perfezione delle azioni è assicurata dalla padronanza di sé con cui si fanno.

    La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca.

    La scienza non sostenuta dal senno è raddoppiata follia.

    La speranza è la più grande falsificatrice della verità.

    La suprema felicità consiste nel filosofare.

    La verità è pericolosa, ma l'uomo dabbene non può fare a meno di dirla.

    Le cose a lungo desiderate son sempre le più stimate.

    Le cose che più delle altre si dovrebbero dimenticare, son quelle che si ricordano di più.

    Le cose che s'han da fare non si debbono dire, e quelle che si debbono dire non s'han da fare.

    Le cose non si considerano per quel che sono, ma per quel che appaiono. Rari sono coloro che guardano dentro, e molti invece quelli che l'appagono di ciò che si vede.

    Le cose non vengono tenute in conto per quel che sono, ma per quel che appaiono. Valere e saper mostrare che si vale, significa valer due volte: ciò che non si vede è come se non ci fosse.

    Le sorti si alternano: non tutto può essere felicità, né tutto avversità.

    Molti ci paiono grandi personaggi, finché non si ha occasione di trattarli; infatti la loro frequentazione serve piuttosto a deluderci sul conto loro, che ad accrescerne in noi la stima.

    Nella maggior parte degli uomini il giudizio si lascia guidare dai sentimenti.

    Nessuno può esser padrone di sé, se prima non si conosce.

    Non c'è deserto peggiore che una vita senza amici: l'amicizia moltiplica i beni e ripartisce i mali. È rimedio unico contro l'avversa fortuna, e il migliore sfogo dell'anima.

    Non c'è vendetta che valga quanto l'oblio, giacché esso basta a seppellire il nemico nella polvere del suo nulla.

    Non ci si vendica mai bene, ricorrendo al male.

    Non esiste dominio più prezioso di quello che si esercita sopra se stessi.

    Non parlar mai di se stessi. O ci si dovrebbe lodare, e questa è vanità, o ci si dovrebbe vituperare, e questa è pochezza d'animo.

    Non s'ha da vivere scontenti, ché sarebbe pochezza d'animo, né soddisfatti, ché sarebbe stoltezza.

    Non saper rimediare a un male è cosa peggiore del male stesso.

    Non si deve augurar troppa fortuna a un amico, se non lo vogliamo perdere.

    Non si deve appartenere agli altri tanto da non appartener più a sé stessi.

    Non si deve mettere in mostra quel che si sa e si può, perché il giorno appresso non si desta più la meraviglia di nessuno.

    Non tutto può riuscir bene, né si può accontentar tutti.

    Ottiene di più una mente mediocre grazie all'applicazione che un ingegno eccellente senza di essa. La reputazione s'acquista a prezzo di fatica; e ciò che costa poco vale anche poco.

    Pochi son coloro che ci possono far del bene, ma quasi tutti sono in grado di farci del male.

    Pochi sono gli uomini veramente rimpianti.

    Quando le nostre parole e le nostre azioni piacciono a tutti, bisognerà preoccuparsi, perché sarà indice che non son buone: la perfezione, infatti, può piacere soltanto a pochi.

    Quanto pare lieve una parola a chi la lancia, altrettanto sembra pesante a chi la riceve e sa ponderarla.

    Sciocco è chi non sa riconoscere gli sciocchi, ma più ancora chi, dopo averli riconosciuti, non li allontana dalla sua strada.

    Sempre si stima più altamente quello che meno ci si attende.

    Si gusta doppiamente la felicità faticata.

    Si paga tributo a tutti coloro ai quali si apre il proprio cuore.

    Son pochi quelli che possono diventare buoni amici, e meno ancora saranno se non li sapremo scegliere.

    Tutte le perfezioni dipendono dal momento; nemmeno la bellezza è sempre nel suo fiore.

    Ugualmente sciocchi sono coloro che si ridono di tutto, e coloro che all’opposto si tormentano per ogni cosa.

    Vi sono occupazioni che ci sono estranee e che divengono tarli del nostro tempo prezioso; è peggio occuparsi di cose che non ci riguardano che non far nulla.