• A che pro' l'ingiustizia nei supremi decreti?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Ahimé! Che sono dunque il bene e il male? Non son forse un'unica cosa mediante la quale testimoniamo rabbiosamente la nostra impotenza, e la passione di raggiungere l'infinito anche coi mezzi più insensati? Oppure sono due cose differenti? Sì... meglio che siano un'unica cosa.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    C'è chi scrive per ricercare il plauso degli uomini.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Che si dicono due cuori innamorati? Nulla.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Chi conosce i propri intimi bisogni, o la causa delle proprie gioie pestilenziali?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Ciò che può esser detto in una mezza dozzina di strofe, bisogna dirlo, e poi tacere.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Come il cuore è stracolmo di tenerezza all'idea di poter consolare l'innocente a cui s'è fatto il male.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Come somigliamo a una capra quando ridiamo!
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Finché i miei amici non morranno, io non parlerò della morte.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Gli effetti più grandi spesso sono stati prodotti dalle più piccole cagioni.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Gli uomini che hanno preso la risoluzione di detestare i propri simili ignorano che bisogna cominciare col detestare se stessi.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Ho visto schierarsi sotto le bandiere della morte colui che fu bello; colui che, alla fine della vita, non è imbruttito; l'uomo, la donna, il mendicante, i figli dei re; le illusioni della giovinezza, gli scheletri dei vegliardi; il genio, la pazzia; la pigrizia, il suo contrario; colui che fu falso, colui che fu verace; la maschera dell'orgoglioso, la modestia dell'umile; il vizio incoronato di fiori e l'innocenza tradita.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il dolore vero è incompatibile con la speranza.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il fascino della morte esiste solo per i coraggiosi.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    I mezzi virtuosi e bonari non portano a nulla.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il carattere non si modifica da un giorno all'altro.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il fine giustifica i mezzi. La prima cosa, per diventar celebre, è aver denaro. L'amore della gloria giustifica tutto.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il male fatto dall'uomo non si può disfare.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Il ricordo è talvolta più amaro del fatto.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    L'abitudine è necessaria in ogni cosa.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    L'amore non è la felicità.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    L'eternità è lunga.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    La familiarità genera il disprezzo.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    La poesia deve essere fatta da tutti. Non da uno.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    La poesia è geometria per eccellenza.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    La psicologia ha ancora molti progressi da compiere.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Le passioni diminuiscono con l'età. Diminuisce anche l'amore, che non bisogna classificare fra le passioni.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Ma chi dispone del proprio tempo?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Mi sono chiesto, spesso, che cosa fosse più facile da esplorare: la profondità dell'oceano o la profondità del cuore umano! (...) Mi sarà lecito dire che, nonostante la sua profondità, l’oceano non può essere messo in linea, in un confronto riguardante questa proprietà, con la profondità del cuore umano.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Modestia... la qualità più bella che debba esistere in un essere imperfetto!
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Non arrossite al pensiero di ciò che è il cuore umano.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Non ci accontentiamo della vita che abbiamo in noi. Vogliamo vivere d'una vita immaginaria nell'idea che gli altri si fanno di noi.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Non esiste nulla d'incomprensibile.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Non mi sembra logico e naturale dire ciò che non penso.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Non siamo liberi di fare il male.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Oh! chi districherà i miei ricordi confusi!
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Per fare un lavoro serio, non bisogna far due cose alla volta.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Perché s'è crudeli, non si può forse aver genio?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Quali ragionamenti si fanno per amare l'esistenza?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Quando se ne ha l'abitudine, una cosa si fa rapidamente.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Quando rifletto sommariamente a questi tenebrosi misteri, per cui un essere umano scompare dalla terra altrettanto facilmente d'una mosca o d'una libellula, senza serbare la speranza di tornarvi, mi sorprendo a covare il vivo rimpianto di non poter vivere, probabilmente, abbastanza a lungo per spiegarvi bene ciò che nemmeno io pretendo di capire.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Se gli uomini fossero felici su questa terra, allora ci sarebbe da stupirsi.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Se, nell'età matura, ci è tanto difficile dominare le passioni, in bilico fra il bene e il male, che può dunque accadere in un animo ancora colmo d'inesperienza?
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Se siete infelici, non bisogna dirlo al lettore. Tenetevelo per voi.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Siamo liberi di fare il bene.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Soffrire è una debolezza, quando possiamo impedircelo e far qualcosa di meglio.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Sopra la terra umida, che il becchino rimuove con la sua pala sagace, s'imbastiscono frasi variopinte sull’immortalità dell'anima, sul nulla della vita, sulla volontà inesplicabile della Provvidenza, e il marmo si richiude per sempre su quell’esistenza, laboriosamente riempita, che ormai è solo un cadavere.
    I canti di Maldoror, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.

    Un poeta deve essere più utile di qualsiasi cittadino della sua tribù.
    Poesie, in Opere complete, Einaudi, Torino 1967.