• A volte ci sentiamo talmente vuoti da non avere nemmeno uno spazio da poter colmare.

    Amo scoprire il fascino della banalità per poi disprezzarlo alla sua saturazione.

    Ancora crucciati dal dover essere copia di costrutti ideali, sterili e inutili, illudiamo ed uccidiamo le nostre ombre.

    Che gran casino vivere: fare, fare senza pensare e pensare solo ogni tanto a gocce.

    E diventiamo cacciatori di attimi, ladri di sguardi e giocatori di menti...

    Essere ciò che ci conviene, a lungo andare ci fa dimenticare da dove vniamo e dove vorremmo andare.

    Godo di eccessi per trovare la via di mezzo.

    I contrasti fanno apprezzare le sfumature.

    Il potere vive di sintagmi che ciondolano a seconda del vento.

    Il senso femminile interpreta le forme, il senso maschile i contenuti.

    In mandrie di solitudine camminiamo stringendoci le mani.

    L'abilità del leader nasce dalla consapevolezza della propria debolezza interiore.

    L'idea del bello è talmente profonda da convergere direttamente nel mondo esteriore.

    L'interpretazione di senso o significato si nasconde oltre a ciò che pensiamo e proprio per questo non riusciamo a trovare l'interfaccia perfetta.

    La consapevolezza lascia le impronte sui nostri rimpianti.

    La forza nasce dove finisce la nostra paura.

    La vita è un gioco: questo spiega perché il bambino nella sua parte ancora istintiva gioca e ritrova nel gioco la sua origine.

    Le regole servono a portarci lontano dal nostri ideale, a mantenerci fermi dai confini dell'andare oltre, dal trascendere.

    Nel tutto, nel nulla, siamo qui a cercare un senso.

    Non cerco sicurezze, cerco trecce per poter immaginare.

    Non conosco il mondo, le menti: forse è questo il mistero che ogni giorno ci porta al nuovo.

    Non conosco la bellezza, conosco solamente il piacere che provoca.

    Non sono stupide le illusioni, siamo noi "stupidi" a non distinguerle.

    Ogni rinascita di noi stessi e' la morte di un vissuto. Rinasciamo e muoriamo nel continuo divenire...

    Oscillo come un pendolo nel sipario di amori stemperati, fisici e platonici, e da viandante nella mia mente riscopro il calore del pensiero.

    Passato e futuro si incontrano dolcemente come corpi di amanti in quello che noi chiamiamo presente.

    Quando dipingiamo idee, inconsciamente le rendiamo vive.

    Quando non riusciamo a capire cause e motivazioni, ci avvolgiamo di idee banali e stupide oppure è talmente stupida l'azione da non possedere cause e motivazioni.

    Ricordo con affetto il sapore del gusto delle percezioni quando sono spoglie dalle nostre convinzioni.

    Scoprire è la missione più nobile dell'uomo, il gioco del bimbo, il segreto dell'innamoramento, il simbolo della conoscenza.

    Se non ti guardassi nella luce riflessa delle stelle, non potrei amarti... Esse sanno di eterno e sconfinato ideale.

    Se riuscissimo a catturare gli istanti non potremmo innamorarci della loro idealizzazione.

    Tutto è un ritmo, il segreto è riuscire a leggere le note di ogni nuova armonia ed impararne i passi per danzare nelle percezioni.

    Una debole emozione, è sempre grossolana nel presentarsi ed abile nello sparire.


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