• Si tratta di un tentativo, allegorico, di uccisione della libertà. Che non riesce. Alle persone che assaggiano la libertà è poi difficile rimettere il calcagno della dittatura sul collo.
    [Fabrizio De André, presentando il brano durante il tour del 1991]


    *   *   *


    Narra dell'incontro amoroso fra una ragazza dalle labbra di miele rosso ed un suonatore di chitarra. La storia sembrerebbe destinata a finire ed infatti il protagonista incontra poi la donna a braccetto con un ambiguo avventore che diventerà il suo assassino. Ma la signorina libertà, signorina fantasia svela la sua natura immortale:

    se ti tagliassero a pezzetti
    il vento li raccoglierebbe
    il regno dei ragni cucirebbe la pelle
    e la luna tesserebbe i capelli e il viso
    e il polline di Dio
    di Dio il sorriso.


    L'appellativo "signorina fantasia" diventerà "signorina anarchia" nella versione dal vivo del 1991, a rendere maggiormente esplicita la metafora.
    [Matteo Borsani - Luca Maciacchini, Anima salva pp. 126-127]