• Francesco d'Assisi nacque nel 1181/1182. Figlio di un ricco mercante, non volle seguire le orme del padre e nutrì ben presto l'ambizione di diventare cavaliere e sposare una giovane nobile. Ma una crisi religiosa lo portò alla conversione e alla decisione di vendere tutto per distribuire il ricavato ai poveri. Volle anzi farsi povero egli stesso e che da poveri vivessero anche i suoi compagni, che difatti dormivano dove capitava, si vestivano con stoffe povere e rattoppate, e camminavano a piedi nudi sia d'estate che d'inverno. In segno di umiltà decisero di chiamarsi "frati minori".
    Ai tempi di Francesco la Chiesa era sempre in armi: promuoveva crociate per il recupero della Terrasanta, ed anche crociate contro i suoi nemici politici, contro gli eretici in generale e in particolare contro i catari, che furono repressi nel sangue. Tuttavia Francesco non si mise mai in urto con la Chiesa. Anziché condannare, preferì agire con la forza del suo esempio. I frati dovevano cercare di conquistare e persuadere con la parola e con le buone opere, senza discutere con gli eretici. Egli passò la vita a predicare, ripetendo le parole di Cristo ed esortando la gente a volersi bene.
    Molti frati però non accettavano di vivere secondo le idee di Francesco, che imponevano la durezza della povertà integrale. Così, mentre egli era ancora in vita il santo, fra i compagni sorsero problemi e contrasti. Francesco preferì rinunciare alla guida dell'ordine, rimanendo tuttavia un punto di riferimento per i compagni.
    Secondo le agiografie, il 14 settembre 1224, mentre si trovava a pregare sul monte della Verna (luogo su cui successivamente sorse l'omonimo santuario) e dopo 40 giorni di digiuno, a Francesco sarebbero comparse le stigmate sulle mani e sui piedi, nonché una ferita sul fianco destro, come quella di un colpo di lancia.
    Tra il 1224 e il 1226, ormai malato gravemente agli occhi, Francesco compose il suo splendido Cantico delle creature.
    Alla sua morte, avvenuta il 3 ottobre 1226, il disaccordo tra i suoi seguaci divenne più acuto. Molti frati, pur restando personalmente poveri, accettavano donazioni di case, denaro e terre che molti devoti lasciavano in eredità all'ordine. Circa trent'anni dopo, i francescani si divisero fra i "conventuali", che interpretavano in maniera più morbida il modo di vivere del fondatore, e i "minori", che preferivano seguire le norme di Francesco più da vicino.