• Jacopo, o Giacomo, nacque a Lentini, un piccolo borgo siciliano vicino a Siracusa, intorno al 1210.
    Della sua vita si conosce molto poco ma, da documenti d'archivio datati 1233 e 1240, si desume che lavorasse come funzionario presso la Corte imperiale di Federico II, in qualità di Notaio imperiale: da qui l'appellativo di Notaro che Dante gli attribuisce nella Divina Commedia (Purg., canto XXIV, v. 56).
    Jacopo è considerato l'iniziatore della Scuola poetica siciliana e figura preminente all'interno del gruppo. La lingua da lui utilizzata (al pari degli altri poeti "siciliani"), è essenzialmente un siciliano colto, depurato da ogni componente dialettale.
    Sono una trentina i componimenti che possono essere sicuramente attribuiti a Jacopo da Lentini, tra canzoni, canzonette e sonetti. Proprio a lui si attribuisce l'invenzione della forma metrica del sonetto, consistente in 4 strofe: 2 quartine e 2 terzine. Il tema principale è quello amoroso, in cui si richiama alla tradizione cortese in cui l'amore è visto come dedizione assoluta dell'innamorato alla donna amata, come un vassallo con il suo signore.
    Jacopo da Lentini morì intorno al 1260.