• Riccardo Mannerini nacque a Genova il 28 ottobre 1927, ultimo figlio di un'agiata famiglia napoletana: la madre era violinista e il padre militare di carriera.
    Nel 1943 restò orfano di padre.
    Nel 1944 venne reclutato dai tedeschi come operaio in una fabbrica. Vi conobbe un operaio libertario che lo iniziò al pensiero anarchico e col quale, di comune accordo, sabotò i pezzi durante la lavorazione.
    Nel dopoguerra si iscrisse a medicina ma abbandonò gli studi per ragioni economiche, continuando però a frequentare l'ambiente medico e universitario nel quale si era fatto molti amici.
    Lavorò saltuariamente e condusse una vita disordinata. Insoddisfatto della sua condizione, gli capitò a volte d'essere senza risorse e costretto a dormire nella barca d'un amico pescatore.
    Più tardi si imbarcò e iniziò a girare il mondo: Stati Uniti, Canada, America Centrale. Si recò anche in Africa orientale. Nei tempi morti della navigazione prendeva degli appunti di viaggio su quaderni e taccuini.
    Nel 1959 conobbe in una trattoria il giovanissimo Fabrizio De André, per mezzo di un amico comune, e ne nacque un'intensa amicizia. Per cinque anni, fino al 1964, condivise con lui un monolocale in Salita Sant'Agostino.
    Nel 1961, durante un viaggio, per un'avaria in sala macchine, la fuoriuscita di vapore dai tubi rotti gli ustionò gli occhi che rimaseroo danneggiati in modo irreversibile.
    Intanto l'amicizia che già lo univa a De AndsrP si fece più stretta e intensa e, durante l'adattamento dei testi di Riccardo alla musica, si instaurò una frequentazione che divenne quasi convivenza. Riccardo scrisse fra l'altro Eroina, dalla quale con De André trasse Il Cantico dei drogati, brano di apertura dell'album Tutti morimmo a stento.
    Un'altra importante collaborazione artistica fu quella con i New Trolls, per il concept album Senza orario senza bandiera, che vide anche il contributo di De André in qualità di arrangiatore metrico e di Gian Piero Reverberi in qualità di arrangiatore.
    Nel 1980 Mannerini, all'età di 52 anni, in preda a una depressione sempre più forte, si tolswe la vita, nella palestra di proprietà della moglie, la scrittrice e poetessa Rita Serando. Riposa nel Cimitero Monumentale di Staglieno.