• Giovanni Placido Agostino Pascoli nacque a San Mauro di Romagna (San Mauro Pascoli, dal 1932) il 31 dicembre 1855.
    A 7 anni entrò nel collegio degli Scolopi ad Urbino, insieme a due dei suoi fratelli.
    All'età di dodici anni perse il padre, ucciso da ignoti in circostanze misteriose, e la famiglia fu costretta a lasciare la tenuta di cui il padre era amministratore, perdendo così la condizione di discreto benessere economico di cui godeva.
    Nell'arco dei sette anni successivi, Giovanni perse anche la madre, una sorella e due fratelli.
    Proseguì gli studi prima a Firenze e poi a Bologna. Nella città emiliana aderì alle idee socialiste e durante una delle sue attività di propaganda, nel 1879, viene arrestato.
    Conseguì la laurea in Lettere nel 1882 e iniziò la sua attività di insegnamento, prima nei licei e poi in varie università, a Matera, Massa e Livorno.
    Nel 1891 pubblicò Myricae, una delle sue raccolte poetiche più importanti, e l'anno seguente vinse la prima delle sue medaglie d'oro al concorso di poesia latina di Amsterdam (parteciò varie volte negli anni successivi, vincendo in totale 13 medaglie d'oro).
    Dopo un breve soggiorno a Roma si trasferì a Castelvecchio di Barga, piccolo comune toscano, dove acquistò una villetta con una vigna annessa. Gli fu accanto la sorella Maria, da lui affettuosamente chiamata Mariù, che fu la vera compagna della sua vita, poiché Pascoli non si sposò mai.
    Ottenne un posto per insegnare all'università, prima a Bologna, poi a Messina e infine a Pisa.
    In quegli anni pubblicò tre saggi danteschi e varie antologie scolastiche, e la produzione poetica proseguì con i Poemetti (1897) e i Canti di Castelvecchio (1903).
    Ottenne poi la prestigiosa cattedra di Letteratura italiana a Bologna, prendendo il posto lasciato da Giosuè Carducci, e nel 1907 pubblicò Odi ed inni, a cui seguirono, nel 1908 e nel 1911, Canzoni di re Enzo e i Poemi italici.
    Nel 1912 la sua salute peggiorò e dovette lasciare l'insegnamento. Trascorse i suoi ultimi giorni a Bologna, dove morì il 6 aprile.