• Diverso dai precedenti (cfr. Primo intermezzo e Secondo intermezzo), ma la funzione è la stessa, e lo si nota fin dalla melodia. In due quartine si mettono a confronto, ancora una volta, la guerra e l'amore. La guerra è rappresentata con immagine crude: la polvere, il sangue, le mosche, l'odore,... la gente che muore; l'amore è la contraddizione fra la voglia di dare e l'istinto di avere.
    [Borsani – Luca Maciacchini, Anima salva, Tre Lune, Mantova, 1999, p. 44]


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    Come sfibrato dalle tracce precedenti, Fabrizio si prende una pausa. Si siede su un gradino in una città sconvolta dalla guerra, piena di polvere, sangue e mosche, e intona un desolato Terzo intermezzo dove cerca invano un taglio di luce dentro quel sentimento che sembra ormai solo un ricordo senza coordinate: "L'autunno negli occhi, l'estate nel cuore / la voglia di dare, l'istinto di avere / e tu, tu lo chiami amore e non sai che cos'è / e tu, tu lo chiami amore e non ti spieghi perché".
    [Federico Pistone, Tutto De André, Arcana, 2018, pp. 65-66]