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          Perdona se la sera che s'inumida
          ti lecca le molte ferite
          ora che l'ombra del disgelo
          si è fermata al davanzale.
    
      5  Se solo avessi un filo di vita
          fioca candela saresti lontano
          dagli orizzonti che s'inarcano
          ma l'occhio del dolore è più indiscreto.
    
          Il filo della matassa
    10  che lacerando tessi
          sarà l'ultimo inganno della finestra
          che di dolore apri e invano chiuderai.
    
          Non io né la cicala
          che tace sulla calce
    15  può salvarti.
    
    
    [Da Il ballo della fanciulla in fiamme, Guardamagna Editore, 1986]