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          Scusa se ti ripeto
          (sovente) che non
          ti posso parlare.
    
          Scusa se non ti sento
      5  rientrare e (a volte)
          non posso dormire.
    
          Scusa se ti amo
          e mi vergogno (tanto)
          da non potertelo dire. 
    
    
    [Da Il ballo della fanciulla in fiamme, Guardamagna Editore, 1986]