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          Quann ière zinne
          agghie stète arrasète int'i cammre,
          e a scure ll'occhiecelli
          mi pungicàine russi cumigghièti
      5  d'ardigua.
    
          Dicìne nd'u paise
          ca m'avìa cichè.
    
          Ma iè nun ci pinzèje. Avìje 'a ricchia   
          addù ièrete u sòue;
     10  sintìje ca i uagninèlli
          iucàine a trozz, s'arraiàine e ghjine
          a cavalle cuntenti supr'u porc;
          e po scippàine ll'erve a li iummènte
          ca vinìne da fore, e ci facìne 
     15  i zampugnèlle.
    
    
    
          Quando ero piccolo,
          sono stato appartato nelle camere
          e nel buio gli occhietti
          mi pungevano rossi, ricoperti
      5  d'ortica.
    
          Dicevano in paese
          che sarei diventato cieco.
    
          Ma io non ci pensavo. Avevo l'orecchio   
          là dov'era il sole;
    10  sentivo i ragazzini
          giocare a rimbalzello, bisticciarsi
          e cavalcare allegri sul maiale;
          poi strappavano l'erba alle giumente
          che tornavan dai campi, e ci facevano
     15  piccole zampogne.
    
    
    [In 'A terra du ricorde, Il Nuovo Belli, Roma 1960, p. 20

    COMMENTO
    Con questa poesia Pierro vuole precisare che "terra del ricordo" non equivale soltanto a ricordo della terra ma anche, e soprattutto, a ricordo dell'infanzia. Il poeta ripensa ad una malattia agli occhi che lo aveva colpito fanciullo: una malattiva grave se "dicevano in paese / che sarei diventato cieco". Costretto a restare al buio in una stanza, con gli occhi ricoperti di ortica (per una di quelle pratiche magiche in cui credono forse ancor oggi le anziane abitatrici di Tursi), il poeta, pur nella dolorosa solitudine, pensava agli amichetti che nel sole si divertivano con semplici giochi e rende questo stato d'animo, questo desiderio senza invidia, con una suggestiva metafora: "avevo l'orecchio / dove'era il sole").
    Non ci sono inconsci meccanismi di difesa in questo viaggio della memoria... alla ricerca dell'infanzia trascorsa.