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          Prima del destino enorme di balena,
          eri disteso su di un portaritratto ovale,
          con la citilena in una mano
          e nell'altra una vecchia bibbia.
      5  Tuo nonno spedizioniere e liberatore,
          ti appendeva gli occhi alle calate,
          dove nuvoli di camalli,
          gladiatori di ferro alla cintura,
          cucivano, con ago e filo di canapa antica,
    10  balle di cotone nella juta grezza.
          Poi, per un vizio pallido di fortuna,
          ecco il profumo lontano e ubriacante del tè,
          da una cassa rotta lasciata a marcire.
          Scivolano ansimando i relitti "alla busca",
    15  con la sagoma malconcia su lucidi metalli d'acqua,
          nel viaggio ostinato intorno al mondo,
          più eloquente e ineluttabile della luna.
          Ora sei nel ventre brillante della stella del Centauro
          troppo lontano dalle gabbie di balena,
    20  ancora una volta libero,
          nel concerto dei cieli di ghiaccio
          della Patagonia.
    
    
    Dedica di forte affetto a brevi spunti di vita raccontati dall'amico Enrico Savi, e tradotti con le sue stesse preziose parole...
    Carlo Bonanni


    [Lirica inedita, aprile 2009]