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          Aspettami Maurice, venuto dalla nebbia.
          Torna senza fretta nella nebbia, 
          e col tuo lento passo di pianura. 
          Non ho mai capito quel sigaro 
      5  ben masticato: era acceso?... 
          Aspettami qui Maurice,
          davanti al Kursaal piegato sul fianco,
          come un pugile che non si difende.
          Aspettami su questa pietra rovente,
    10  su questo ring dove raggela
          quel po' di memoria
          e nessuno ti riconosce.
          Sei giĆ  invisibile 
          nell'ombra silenziosa dei teatri
    15  che sa ancora di legno e tabacco. 
          Aspettami Maurice...
    
    
    [Lirica inedita, 09 maggio 2009]