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          In controluce dal diafano del proscenio
          in uno dei tanti silenzi da museo
          era possibile fra le ali tese degli affreschi
          inquadrare dei ruffiani spalancarmi le braccia
      5  e poi seguire i movimenti asciutti delle loro labbra
          appese sulle spalle come gli argani delle quinte.
    
          Ora so che quando termina il concerto
          è possibile incontrare la morte
          non di fronte a versarti la paura
    10  ma dietro la porta del camerino
          volta verso chi è sempre passato 
          lei che si lava le mani e già puliscono la sala.
    
    
    [Lirica inedita]