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          Ti rinnego…. eppure vengo a te, nel
          dolore, nella fierezza della mia
          condizione d'apparente stasi. Ho cercato
    
          di fuggirti, ma ogni mia fuga è stata
      5  un girarti intorno, ogni mia illusione
          di vittoria uno spontaneo ritornare
    
          a te, malato che vive della sua
          malattia. Nella tua atavica sofferenza
          ho avuto origine, in un'oscura stanza,
    10  lontano dalle materne braccia; 
          nell'incosciente rassegnazione a cui
          già mi piegasti. Ed in te mi consumerò
    
          fino a non esistere, a diventare parte
          inerme della materia. Tu non ammetti
    15  felicità, finte passioni, filosofiche
          deviazioni: non concedi speranze,
          monoteistiche illusioni. Eccomi
          sostanza pura al di là del tempo….
    
    
    [Lirica pubblicata nel 1998 dall'Editore Nicola Calabria, riprodotta col consenso dell'autore]