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          Nata e conosciuta in un sogno;
          viso, corpo e mente di un mondo
          appena immaginato, ma degno
          ed accogliente per il tuo fecondo
    
      5  sorriso. Tu, Elisa, sei la prima
          oltre cui nulla: un declivio nero
          segue un sole rosso e amaro,
          copre d'incubo, oscura la cima.
    
          Sarebbe bello, nelle verdi zolle
    10  iridee in cui - luci del viso - 
          fanno capolino nere pupille
    
          poter vedere un corpo atteso, 
          il mio. Ma tu non sei mai esistita.
          chissà se ti avrò mai incontrata.
    
    
    [Lirica di proprietà dell'autore]