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          Sono solo pagine sbiadite dal tempo
          consunte dai troppi ricordi
          dagli spigoli consumati
          per l'affannosa consultazione.
    
      5  Sarà stato l'effetto del tempo
          o dell'età che imperterrita avanza
          dei ricordi che incombono grevi
          o dell'amore che tarda a lasciarmi.
    
          Eppure toccavo i capelli
    10  soffici e scuri come una notte d'estate
          e godevo al contatto della mano
          che percorreva il tuo volto caldo e pudico.
    
          Dove stai, adesso, Patrizia...
          forse le rughe avranno invaso il tuo volto
    15  e lo sguardo non sarà più intenso
          ma proiettato in un passato lontano.
    
          Torna, ti prego, ogni tanto,
          a riempirmi i vuoti del cuore,
          ad illuminare le grigie giornate
    20  quando emigrante vagavo nella nebbia.
    
          Lo so che è sera avanzata
          che oramai siamo alle ultime battute
          ed il sipario, alla fine del terzo atto,
          flessibile calerà sulla scena.
    
    
    [Lirica già pubblicata, proprietà dell'autore]