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          Rosa canina assisiensis
          tra le cui spine tetaniche,
          una notte d'inverno,
          Francesco si gettò ignudo
    5    per il dubbio infernale,
          tentazione titanica
          di tornare al mondo:
    
          i rovi, contra sua doglia,
          si spogliarono in un tipo
    10  d'inoffensiva rosa senza spine,
          cosa che qui solo, unica,
          stupenda si perpetua.
    
          E io, che cedo
          e cerco
    15  nelle enciclopedie un ragguaglio,
          una provata scienza,
          calpesto la conoscenza (la verità?)
          che mi calpesta semplice. 
    
    
    [Da Lirica inedita, Settembre 2011]