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          Prima del suo destino a un desco imbandito,
          abbiamo ammirato, tu ed io,
          gli algoritmi frattali e belli
          dei rami e delle coniche cime spiraliformi
      5  di un verde cavolo romanesco.
    
          Io, tu,
          lungo ogni curva triadica di Von Koch
          vi ho trovato il Noi,
          quell'auto-simiglianza,
    10  l'invarianza di scala,
          la continuità del frangersi congiunto
          e d'arricchirsi di forme
          lungi dal punto
          e dalla linea.
    
    15  Vortici d'aria,
          moto dell'acqua e delle nubi,
          profilo dei monti
          frastagliatura delle coste,
          i bronchi degli alberi
    20  e le vene delle foglie,
          le spirali logaritmiche
          dei semi disposti nel tuo amato fiore,
          il girasole,
          sia DNA oppure sia galassia M74,
    25  tutto in natura a questo aurico modo
          ci svolge e ci avvolge.
    
          Ti ho raccolta così,
          dentro la mia conchiglia di nautilo,
          senza più definire univoca lunghezza
    25  di matematica determinazione,
          né altra misura precisa dell'amore
          quando s'accresce ad ogni dettaglio
          che ci racchiude e ci tende all'infinito.
    
    
    [Da Povertissement, Genesi Editrice, 2006]