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          Passando una porta consolare
          la bella pietra ci accoglie.
    
          Con te in pinacoteca a visitare,
          poi su a San Severino un belvedere
      5  a sedere,
          a consolarci dall'alto del Subasio.
    
          Anche la ribollita è finta oramai
          col pane sciappo non raffermo,
          il cavolo nero ad agosto
    10  non prende il ghiaccio
          e rinviene.
    
          Mi gusto io e te e però mi soddisfo
          con chi e quanto ne consegue
          nel nostro Hortus Conclusus.
    
    15  (Aspetto, espello:
          se lo chiamano ancora un Pintoricchio
          quel di questa Cappella Baglioni,
          i miei coglioni!
    
          Chiamatemi Poetastro
    20  sicché per aspera sic itur ad astra*).
    
    
    * Per aspera sic itur ad astra. Frase latina, dal significato letterale: "attraverso le asperità alle stelle", e in senso traslato: "la via che porta alle cose alte è irta di ostacoli".

    [Lirica inedita, Spello, settembre 2011]