• 
          Questa che in Urbino visitiamo
          a pagamento
          fu casa natale rinascimentale
          del pittore che amiamo
      5  Raffaello Sanzio… 
          Nunquam moriturus. 
    
          Ha due piani e un pianterreno,
          molte sale, saloni e scale,
          camini ovunque io cammini
    10  e un antico girarrosto,
          la bottega professionale d'artista
          del padre Giovanni Santi
          e dipinti e mobili importanti.
          Alla finestra coi sedili di marmo
    15  sedevano pensosi
          quegli uomini di ottimo rango
          in posa dignitosa
          con un prezioso manto
          impellicciato e damascato
    20  e con il mento nella coppa
          di una mano ingioiellata
          a guardar di fuori
          ogni tanto a riposare.
          Nel cortile ci sono un pozzo
    25  e un lavabo per macinare i colori.
          Qui, insomma, ogni cosa vale onori,
          saperi e denari internazionali,
          eterna rendita lucrosa.
    
          Questa che in Recanati visitiamo
    30  a pagamento
          fu casa natale monumentale
          del poeta che amiamo
          conte Giacomo Leopardi… 
          Nunquam moriturus.
    
    35  Antica dimora di famiglia,
          ancora vi succedono
          cose appartate di nuove generazioni
          in privata abitazione.
          Ha tre piani e un piano terra,
    40  uno scalone barocco e regale
          che sale e sale ma non per noi
          mortali di passaggio,
          e stanze e libri a non finire.
          Queste erano le camere
    45  e le cucine della servitù,
          come sei tu,
          poscia si accede
          alla biblioteca universale
          dove il nostro lesse in sette anni soli
    50  da ragazzo
          dodicimila tomi ponderosi
          degli oltre ventimila comprati
          a peso di carta per il mondo
          dal padre Monaldo
    55  esigente e illuminato.
          Da questa finestra,
          in pausa nel faticoso studioso viaggio,
          con angoscia vi si affacciava Giacomo
          sul sabati del villaggio
    60  e sul telaio dirimpetto
          dell'amata Silvia
          senza cuore nel petto.
          V'è pure il parco dell'Infinito
          dove sederci anche noi
    65  atteggiati a un dolce naufragar
          di vita il nostro piccolo finito mare.
          Qui, insomma, ogni cosa vale onori,
          saperi e denari internazionali,
          eterna rendita lucrosa.
    
    70  Questo al quale torno
          per quel che vale,
          di cui a nessuno cale,
          è l'alloggetto mio piccino,
          secondo piano disadorno,
    75  semplice bisogno primario
          di un tetto sulla testa,
          in usufrutto gratuito
          non fortuito, ma per sacrificio
          di mio padre Mario;
    80  è in un vecchio borgo
          proletario e operaio
          come già il mio genitore
          in opificio a far di bielle e di pistoni
          e io qua coi paroloni!
    85  Solo camera e cucina strettina
          con la ormai marcia paglia coreana,
          modestamente ammobiliate,
          poco spazio per i libri
          
    90  Che brutta figura vi farei
          al confronto
          coi turisti del futuro!
          Ma per fortuna mai godrò
          di tanta maggiore fama
    95  e forse manco di nessuna
          da dovermi anche di questo
          (mi basta già il resto)
          cominciare a preoccupare,
          moriturus
    
    [Urbino e Recanati, luglio 2006]