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          In quella mite giornata
          una New York illuminata dai sogni di libertà di un popolo,
          una piena che in qualsiasi momento avrebbe potuto trascinare
          la roccia che tiene, l'appiglio resistente alla distruzione,
    5    con la sua mano forte e la sua voglia di luce
          ed il piede sulla terra in una determinazione di pace
          nell'uguaglianza, nella fraternità,
          cadeva come una medusa con i suoi tentacoli
          in un abisso senza speranza come carne di lamiere.
    10  Nell'immagine televisiva erano quelle parole ad andarsene,
          le poesie di Whitman incenerite sulla carta di cambiali,
          le banconote che per i giorni successivi
          avrebbero reso irrespirabile l'aria
          scendendo come dei antichi su Manhattan.
    15  Per questo noi siamo nel processo
          ancora sopra il Ground Zero
          ed interroghiamo gli aruspici che lavorano
          allo smantellamento; siamo nudi
          avvolti nello smog, ombrelli di Luna
    20  che non sanno dove posare;
          santi una volta per tutte
          siamo nudi.
    
          Sulle cinghie slacciate dei ponti come pensieri immobili,
          frecce, specchi veloci di veicoli solari,
    25  labbra d'asfalto per un Atlantico calmo siamo nudi
          e le foglie secche dell'oceano, infiammiate sulle onde,
          corriamo avanti di secoli…
          Troviamo il tramonto, spuma
          e vento sui capelli e slancio e mai più
    30  gli uomini in stazioni di catrame - infatti ciò che è vile
          e aggrappato non vuole morire
          e non può reggere il peso
          di una volta di stelle.
          Uniti troviamo noi stessi,
    35  ricomponiamo la poesia eterna
          che eterna comporrà stravolgendo l'eco
          della sua melodia.
          Ricomponiamo dall'amore che siamo.
          Siamo. 
    
    
    [Lirica inedita]