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          Quando erba nuova e nuova foglia nasce
          e sbocciano i fiori sul ramo,
          e l’usignolo acuta e limpida
          leva la voce e dà principio al canto1,
      5  gioia ho di lui, ed ho gioia nei fiori,
          e gioia di me, e più gran gioia di madonna2:
          da ogni parte son circondato e stretto di gioia,
          ma quella e gioia che tutte l’altre avanza3.
    
          Tanto amo madonna e l'ho cara,
    10  e tanta reverenza e soggezione ho per lei,
          che di me non ardii parlare mai
          e nulla chiedo da lei, nulla pretendo.
          Ma ella conosce il mio male e il mio duolo4
          e quando le piace mi benefica e onora,
    15  e quando le piace io sopporto la mancanza dei suoi favori,
          perché a lei non ne venga biasimo.
    
          Mi meraviglio come posso resistere
          che non le manifesti il mio talento5:
          quand'io veggo madonna e la miro6,
    20  i suoi begli occhi le stanno cosi bene7!
          A stento mi tengo8 dal correre a lei.
          Così farei, se non fosse per timore,
          chè mai vidi corpo meglio modellato e colorito
          agli uffici d'amore così tardo e lento.
    
    25  Sola vorrei trovarla
          che dormisse o fingesse di dormire,
          per involarle9 un dolce bacio,
          poiché non ho tanto ardire da chiederglielo.
          Per Dio, donna, poco profittiamo10 d'amore:
    30  fugge il tempo, e noi ne perdiamo la miglior parte.
          Intenderci dovremmo a segni copertamente11,
          e poiché ardir non ci vale, ci valga scaltrezza.
    
          S'io sapessi gettar l'incantesimo,
          i miei amici diventerebber bamboli12,
    35  si che niuno saprebbe immaginare
          né dire cosa che ci tornasse a danno.
          Allora so che potrei rimirare la più gentile
          ed i suoi occhi belli e il fresco viso,
          e baciarle le labbra per davvero
    40  si che per un mese ve ne parrebbe il segno13.
    
          Ahimè, come muoio dal fantastichare!
          Spesso vanisco14 tanto in fantasie,
          che briganti potrebbero rapirmi
          e non m'accorgerei di che facessero.
          Per Dio, Amore, ben facile ti fu soppraffar me
          scarso d’amici e senza protettore!
          Perché una volta madonna così non distringi15
          prima ch'io sia distrutto dal desìo16?
    
    
    [In Antologia delle letterature medioevali d’oc e d’oïl, trad. di A. Roncaglia, Edizioni Nuova Accademia, Milano 1973]

    METRO
    Sei strofe di otto versi.

    COMMENTO
    Il componimento è fondato su un motivo tipico della poesia provenzale: in primavera, quando la natura rifiorisce, anche il sentimento del poeta per la donna amata si rinnova, e la contemplazione del paesaggio e la passione amorosa si fondono in un unico impulso gioioso.
    Da parte sua, la donna è bellissima ma anche un po' fredda e distante. Tuttavia il poeta afferma di essere pronto a sopportare la ritrosia della donna "perché a lei non ne venga biasimo" (v. 16). Si tratta di un altro concetto ricorrende nella produzione lirica in lingua d'oc: il motivo della discrezione. In altre parole, affinché alla donna amata non derivi disonore o anche solo il fastidio dei pettegolezzi della gente, il poeta è disposto a celare i propri sentimenti, a tenere nascosta la propria passione amorosa.

    NOTE
    1 dà principio al canto: inizia a cantare.
    2 madonna: la signora del cuore del poeta. Nel testo originale, in lingua d'oc, il vocabolo impiegato è midons, un termine di genere maschile con cui si indicava il signore feudale: il poeta evidenzia in tal modo la propria "servitù d'amore" nei confronti della donna.
    3 avanza: supera.
    4 duolo: dolore.
    5 talento: desiderio.
    6 miro: contemplo.
    7 le stanno così bene: sono così belli.
    8 mi tengo: mi trattengo.
    9 involarle: rubarle.
    10 profittiamo: godiamo.
    11 copertamente: di nascosto.
    12 bamboli: bambini, o fantocci.
    13 ve ne parrebbe: ne rimarrebbe.
    14 vanisco: mi perdo, rimango assorto, rapito.
    15 distringi: costringi'
    16 desìo: desiderio.