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          Mentre per gareggiar coi tuoi capelli,
          oro brunito, il sol risplende invano,
          e mentre con invidia in mezzo al piano
          rimira la tua fronte il giglio bello,
    
      5  mentre più del garofano precoce
          il labbro tuo mille sguardi raccoglie
          e mentre trionfa il tuo collo gentile
          sopra il cristallo, che al confronto è vile:
    
          godi labbro, capello, fronte e collo,
    10   prima che quanto fu in tua età dorata
          oro, giglio, garofano, cristallo,
    
          non solo in rame od in viola troncata
          tutto si cambi, ma tu insieme muti
          in terra, fumo, polvere, ombra, nulla. 
    
    
    [Da Sonetti funebri, SE, Milano 1997. Trad. di Giuseppe Cirigliano]