• 
    
          Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
          saprò vivere sola e fissare negli occhi
          ogni volto che passa e restare la stessa.
          Questo fresco che sale a cercarmi le vene
      5  è un risveglio che mai nel mattino ho provato
          così vero: soltanto, mi sento più forte
          che il mio corpo, e un tremore più freddo accompagna il mattino.
    
          Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
          E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
     10  e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
          e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
          ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
          di esser io che passavo - una donna, padrona
          di se stessa. La magra bambina che fui
     15  si è svegliata da un pianto durato per anni:
          ora è come quel pianto non fosse mai stato.
    
          E desidero solo colori. I colori non piangono,
          sono come un risveglio: domani i colori
          torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
     20  ogni corpo un colore - perfino i bambini.
          Questo corpo vestito di rosso leggero
          dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
          Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
          e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
    25  mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
          uscirò per le strade cercanto i colori.
    
    
    [Poesie, Torino, Einaudi 19698]
    
    

    METRO
    Versi liberi raggruppati in tre strofe, la prima di sette versi, la seconda e la terza entrambe di dieci.

    COMMENTO
    Agonia ha un testo di facile ed immediata comprensione. Bisogna però subito osservare che il titolo è in netta antitesi antitesi con ciò che vogliono esprimere: cioè la spasmodica volontà, da parte della protagonista (che è forse la trasposizione ideale dell'autore) di riappropriarsi della propria vita. I "colori" di cui parla la giovane, nel giorno del suo ventunesimo compleanno, rappresentano una cura all'"agonia", un antidoto a quel "male oscuro", o "male di vivere", che caratterizzò l'intera esistenza del poeta. Insomma il contrasto fra titolo e contenuto crea dunque una sorta di insolito ossimoro. Non sappiamo cosa le sia capitato (anche se il titolo suggerisce un lungo periodo di sofferenza), ma il suo proposito è chiaro: riprendere il controllo della propria vita, uscendo e affrontandola così come le si presenta, "cercando i colori", che costituiscono il simbolo della ricerca della giovinezza e della vita.