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          Lontano lontano si fanno la guerra1
          Il sangue degli altri si sparge per terra.
          Io questa mattina mi sono ferito
          a un gambo di rosa, pungendomi un dito.
      5  Succhiando quel dito, pensavo alla guerra.
          Oh povera gente, che triste è la terra!
          Non posso giovare, non posso parlare,
          non posso partire per cielo o per mare.
          E se anche potessi, o genti indifese,
    10  ho l'arabo nullo! Ho scarso l'inglese!2
          Potrei sotto il capo dei corpi riversi3
          posare un mio fitto volume di versi?
          Non credo. Cessiamo la mesta ironia.
          Mettiamo una maglia, che il sole va via.4
    
    
    [da Composita solvantur, Einaudi, Torino 1994]

    METRO Senari doppi raggruppati in un'unica strofa a rima baciata.

    COMMENTO
    In questa poesia, Fortini usa una metrica tradizionale volutamente in contrasto col contenuto (purtroppo sempre attuale): infatti l'ordine della metrica contrasta con il tragico caos della guerra. La poesia fa infatti parte di un gruppo di componimenti scritti dal poeta durante la prima guerra del Golfo, nel 1991: le Sette canzonette del Golfo. Il titolo latino della raccolta, Composita solvantur, (tratto dalla lapide posta sulla tomba del filosofo inglese Francesco Bacone), significa “si dissolvano le cose composte”, e quindi anche “all’ordine subentri il disordine”.

    NOTE
    1 la guerra: si tratta della prima guerra del Golfo (il Golfo Persico), espressione che indica la guerra in cui, fra il gennaio e il febbraio del 1991, una coalizione di 35 stati (fra cui l’Italia) guidata dagli Stati Uniti invase l’Iraq, in cui era al potere Saddam Hussein. Una seconda guerra del Golfo si è svolta tra il 2003 e il 2010.
    2 ho l'arabo… l'inglese: non conosco per nulla l'arabo, e poco l'inglese.
    3 corpi riversi: i corpi senza vita, accasciati in avanti o all'indietro, delle vittime della guerra.
    4 Mettiamo... va via: espressione fortemente banalizzante, per indicare che in realtà è impossibile far cessare "la mesta ironia".