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              a I. Ehrenburg, autore della prefazione*
    
          Se non sapete punire
          se non sapete incenerire
          quella parte di voi
          quella parte di noi
      5  stessi, che è stata muta;
    
          se non sapete dire
          perché abbiamo fatto morire
          Bàbel e gli altri; e chi ha in noi premuta,
          vent'anni, la sua bocca;
    
    10  non parlate, non scrivete
          prefazioni, non dorate
          quei nomi per la pietà.
    
          Lasciateci la nostra verità
          imperfetta, umiliata
    15  tra la Rivoluzione - che è passata
          e quella che verrà.
    
    1957
    
    
    * Come ha chiarito lo stesso Fortini: "L'edizione sovietica delle opere di Isaac Babel, detenuto dal 1939 e morto nel 1941, recava una reticente prefazione di I. Ehrenburg".
    
    
    [In Poesia Italiana, 6 "Novecento", Gruppo Editoriale l'Espresso, Milano 2004, pp. 893-894]

    METRO
    Strofe di settenari, di ottonari, di novenari ed endecasillabi.

    COMMENTO
    Lo scrittore russo Isaac Bàbel, ne L'armata a cavallo (1927), aveva narrato le vicende della guerra civile in Russia e della conquista del potere da parte dei bolscevichi. Successivamente, però, durante la dittatura stalinista, lo scrittore fu perseguitato come oppositore del sistema socialista e i suoi libri non vennero piu pubblicati.
    Alla fine degli anni Cinquanta, in un clima politico profondamente cambiato, Bàbel venne riabilitato e le sue opere riviveroo la luce. Fortini si rivolge a coloro che solo oggi riabilitano la memoria dello scrittore: gli onori postumi non bastano se servono solo a far tacere la propria coscienza e non si accompagnano invece a una precisa volontà di cambiamento, soppressione dell'uomo "antico" che è in noi.