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        Ognuno sta solo sul cuor della terra
        trafitto da un raggio di sole:
        ed è subito sera. 
    
    
    [Da Ed è subito sera, Mondadori, Milano 1942]

    METRO
    Brevissima strofa composta, nell'ordine, da un senario doppio, un novenario e un settenario, con un abbreviamento progressivo che ha un evidente valore simbolico.

    COMMENTO
    Si tratta di una delle più note liriche del Novecento italiano, e non solo, composta di appena tre versi il cui significato referenziale è chiarissimo. Meglio dunque concentrarsi sulla sua "musicalità": si tratta infatti di una poesia molto ritmata, nonostante la diversità metrica dei versi.
    Cominciamo dal primo verso, che è formato dalla giustapposizione di due senari, ciascuno con accenti sulla seconda e sulla quinta sillaba. In stessa posizione (seconda e quinta sillaba) sono gli accenti del secondo verso che, essendo un novenario, ha ovviamente un altro accento sull'ottava sillaba: ma nella nostra "coscienza auditiva", proprio per l'omologazione degli accenti, suona come un senario seguito da un trisillabo ("di sole") che sembra isolare semanticamente l'immagine del "sole", assegnandogli un rilievo che lo pone al centro dell'attenzione. L'ultimo verso è un settenario, con accenti su terza e (ovviamente) sesta sillaba, che assegnano al verso un ritmo regolare e quindi una percezione di serenità.
    Tornando al significato, che, come detto, è chiarissimo, possiamo soffermarci un attimo sul valore del pronome iniziale. "Ognuno" equivale infatti (non metricamente, è chiaro) a "tutti". Il primo, però, indica un senso di diversità nell'omogeneità: nel senso che ogni uomo è "solo" su questa terra, ma ciascuno lo è a suo modo, con la propria storia (o solitudine) privata e spesso segreta. Pur nella diversità dei destini individuali, tuttavia, c'è qualcosa che accomuna tutti gli uomini: quel "raggio di sole" che rappresenta, dolorosamente perché necessariamente fugace, una rapida gioia, un'improvvisa anche se breve felicità, destinata a svanire nella solitudine fatale.